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FAELLA: UN CRESCENT IN TOSCANA
NUOVE COSTRUZIONI/RESIDENZE
PIAN DI SCÒ (AR)

L’area oggetto dell’intervento di 7.760 mq. è situata nel Comune di Pian di Scò, nella frazione di Faella, sul lato destro dell'omonimo torrente, lungo la strada provinciale che da Reggello porta nella città fondazione di Castelfranco di Sopra.

Il Tipo edilizio:

La qualità abitativa, in relazione ai nuovi bisogni, e il rapporto casa - contesto, sono gli elementi che hanno informato le scelte progettuali. L’attenzione all’utilizzo di un tipo edilizio che maggiormente rispecchino una domanda flessibile e facilmente adattabile ai “cicli di vita” : giovani - età media – anziani. Alloggi che indirizzino l’offerta abitativa anche verso categorie di utenti diversi dal tradizionale nucleo familiare. L’intervento, dunque, si configura con alloggi di taglio medio assimilabili alla schiera, indipendenti al piano terra e al piano primo, ma disponibili alla flessibilità tipologica, con l’invariante di definire un corpo edilizio ‘unico’ dove la morfologia urbana e la tipologia edilizia tendono ad annullarsi in un sol artefatto: il Crescent. Manufatto deciso e distintivo nel definire un limite - denso tra urbanità e ruralità. L’utilizzazione di elementi propri della colonica toscana e degli edifici rurali in genere (scala, loggia, capriata), accostati e ritmati dalle emicolonne a tutta altezza, determinano un fondale che sfrutta misuratamente la scenografia collinare. Forte emozione ci ha pervaso quando, dopo la costruzione dell'edificio, gli abitanti della zona, appellandolo come 'il Bruco', hanno, con sottile ironia , identificato un luogo come metafora di una architettura. Questo suggerisce una lettura critica, a posteriori, dove la rivisitazione di soluzioni tipo - morfologiche non disdegnano la riproposizione di principi dinamici cari all’estetica barocca.

Descrizione del tipo di intervento:

L’intervento prevede case bifamiliari secondo un’impostazione a schiera con un numero complessivo di 38 alloggi distribuiti su due piani fuori terra disponibili alla flessibilità tipologica. L’accesso al piano interrato avviene da un percorso coperto, di proprietà comune, e da tre corpi scala dislocati in maniera equidistante su tutto il fronte di circa 130 metri. Pur lasciando, come suddetto, alla schiera il compito di invariante tipologica, nella sostanza l’intervento si configura con alloggi indipendenti al piano terra e al piano primo: dal percorso pubblico si accede, tramite uno spazio di pertinenza, all’ingresso al piano terra e tramite una scala, a comune per due alloggi, al piano primo. Ogni piano presenta un tipo di alloggio, usato specularmente lungo tutta la struttura di impianto, composto da tre vani (soggiorno e due camere) con cucina e bagno. Agli alloggi al piano terra sono annessi il giardino con, al piano interrato, il garage e la cantina; agli alloggi al piano primo sono annessi il garage e la terrazza a tetto (con accesso da vano sottotetto) per consentire comunque uno spazio all’aperto, utile alla gestione delle funzioni quotidiane. Le due cellule abitative tipo sono di 58.7 mq al piano terra e 63 mq al piano primo. L’unica variante è rappresentata dagli alloggi di testa (con fronti su via Vittorio Emanuele e sulla Provinciale ) che, per la collocazione degli ingressi, presentano un taglio leggermente diverso

Materiali:

La struttura portante e stata realizzata in pilastri e travi in cemento armato; le tramezzature interne in laterizio mentre il tamponamento perimetrale è costituito da due pareti di muratura con interposto materiale coibente per l’isolamento termoacustico, intonacate all’interno e lasciate a mattone “faccia vista” all’esterno. Il disegno del prospetto anteriore è caratterizzato da elementi decorativi verticali, che “segnano” e anticipano in facciata la maglia strutturale, e da modanature a delimitazione delle aperture in cemento a vista e/o in laterizio, per sottolineare le singole unità abitative; gli unici elementi intonacati sono le logge di ingresso alle abitazioni e i corpi scala che rappresentano l’unico elemento emergente dalla superficie continua della facciata. Sempre nella stessa logica di impostazione (mattone “faccia vista” e finiture in cemento) ma volutamente meno ritmato, in quanto visibile nella convessità, è il prospetto sul lato del giardino. Gli elementi di testa dell’edificio, eseguiti con gli stessi materiali, sia nel paramento murario che negli elementi di decoro, sono caratterizzati dalla scala coperta con “loggia” a capriata e pilastri in cemento lasciati a vista. Il manto di copertura, a due falde sfalsate, è stato realizzato in tegole “alla portoghese”; i canali di gronda e i pluviali sono inseriti nelle emicolonne cave prefabricate in cemento a vista. Le persiane, scorrevoli, sono realizzate in alluminio mentre gli infissi imterni in legno; il corrimano delle scale e i cancelli all’ingresso in ferro. All’esterno il materiale usato per la pavimentazione delle aree di pertinenza è in autobloccante posato su sabbia, mentre il cotto riveste i gradini delle scale di accesso agli alloggi al piano primo..

 

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